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COSE FATTE E DA FARE

L a riorganizzazione amministrativa del nostro Paese ha avuto il primo passo con il riordino delle Province dal 1° gennaio 2015. A partire dalla stessa data, sono nate sul territorio nazionale dieci città metropolitane. Ora tocca al riordino del sistema-Regione con la nascita delle cosiddette “macro-regioni”. Il Pd ha presentato un disegno di legge costituzionale volto a ridurre il numero delle Regioni da 20 a 12. Secondo questa proposta, l’Umbria sarebbe dovuta entrare a far parte della “Regione appenninica” con la Toscana e la provincia di Viterbo. Nei mesi scorsi Umbria, Marche e Toscana hanno già avviato Consigli regionali congiunti per cominciare a lavorare su obiettivi comuni. A oggi, però, sul tema è calato il silenzio da parte del Governo. Sia la presidente regionale Marini che il sottosegretario Bocci confermano che la riforma non è nell’agenda del Governo e che slitterà sicuramente alla prossima legislatura. La priorità dell’attuale Esecutivo resta per il 2016 la riforma del Senato e la fine del “bicameralismo perfetto”, con il referendum del prossimo novembre.

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